Villa della Pergola affonda le sue radici nella storia del Ponente Ligure. Nella nostra storia. E oggi è il simbolo vivente di un impegno profondo verso la conservazione e la valorizzazione culturale, della riaffermazione di valori antichi e della loro inestimabile eredità. Di un’impronta lasciata nel tempo, che continua a imprimersi indelebile. Varcando il cancello scoprirete un palcoscenico di valori, dove la nostra visione è riflessa nel lungo e impegnativo lavoro che si svelerà una volta entrati. La nostra lotta per preservare questo tesoro testimonia la dedizione nel proteggere, valorizzare ed essere custodi di ciò che ci circonda, delle nostre radici e del nostro territorio: un territorio che a cavallo tra Ottocento e Novecento venne scelto dagli inglesi come destinazione per stabilirsi numerosi, eleggendolo a Italian Riviera, e che ha ospitato nel tempo storie incredibili. Ad Alassio celebri autori hanno ambientato libri e commedie teatrali, diverse architetture si sono sapientemente unite in nuovi ed eleganti stili e importanti famiglie, artisti e personaggi storici hanno vissuto e di questo paesaggio si sono innamorati. La Liguria, Alassio, la sua storia e le sue tradizioni, così come la natura e la cultura sono patrimoni da salvaguardare e di cui vogliamo prenderci cura.

Genius Loci

Una storia quella di Villa della Pergola di resistenza e resilienza, in cui il genius loci ha sconfitto il cemento e la distruzione, una storia che senza impegno costante e amore incondizionato oggi sarebbe tornata a essere una pagina bianca. Soggiornare qui è più di una semplice vacanza, è un’esperienza privilegiata e unica, così come lo è visitare i Giardini che abbracciano il Relais e che nel corso degli anni, dopo un maestoso recupero e il successivo costante impegno, sono stati premiati come il “Parco più Bello d’Italia”.

Il recupero storico

Dopo l’acquisizione all’asta fallimentare sono subito iniziati i lavori nelle Ville e nel Parco. Per gli edifici si è avviato un meticoloso intervento di restauro conservativo, dove grazie anche all’aiuto del nostro amico Ettore Mocchetti per il recupero estetico degli ambienti e delle stanze siamo riusciti nel difficile compito di modernizzare rimanendo fedeli alla loro anima. Partendo dallo studio di poche e sbiadite fotografie dei primi del Novecento abbiamo intrapreso un rigoroso percorso di ricerca storico-filologica per recuperare e riscoprire il sorprendente passato di Villa della Pergola. Abbiamo viaggiato per anni in giro per il mondo allo scopo di ottenere più informazioni possibili, contattando e conoscendo le famiglie e gli eredi dei precedenti proprietari inglesi, coltivando splendide amicizie e rispolverando preziosi ricordi assieme agli Hanbury e ai Montagu, in un viaggio che ci ha portato a esplorare luoghi magici come Edimburgo e Bass Rock. E ancora, fino alla scozzese North Berwick, città natale dei Dalrymple. Famiglie che di Villa della Pergola hanno scritto la storia e che ci hanno aiutato a ritrovarla, insieme a mille curiosità e piccoli ma fondamentali dettagli. Abbiamo incontrato e raccolto testimonianze di persone incredibili, come l’ultracentenario secondo chaffeur di Daniel Hanbury, che alla guida della mitica Rolls Royce Silver Ghost ogni anno intraprendeva un viaggio di due settimane per portare la famiglia Hanbury dall’Inghilterra ad Alassio e che nella sua memoria aveva ancora indelebilmente impresse quelle lunghe traversate. Fino a vivere il privilegio di condividere momenti con personalità come Theresa May e Re Carlo III, che grazie a noi oggi conoscono Villa della Pergola e Alassio.

Nel recupero dei Giardini, con la preziosa collaborazione di uno dei più importanti architetti paesaggisti, Paolo Pejrone, non abbiamo rinunciato a consapevoli cambiamenti, nel rispetto della sua storia ma nella convinzione che un grande parco storico è prima di tutto un essere vivente, che muta e si trasforma con il passare degli anni. Ogni pietra, ogni angolo racconta una riscoperta, un frammento di passato che abbiamo l’onore di custodire. Abbiamo salvato incredibili eredità lasciate dal tempo, come i preziosi alberi di avocado piantati dai genitori di Italo Calvino, e creato nuove collezioni che sono oggi celebri nel mondo botanico, come quella dei glicini, la più importante in Italia, e quella degli agapanti, la più grande in Europa per varietà e vastità. Abbiamo piantato un agrumeto che conta oltre quaranta diverse tipologie e che è parte di un perfetto ecosistema circolare rifornendo il Ristorante e la cucina di Villa della Pergola per allietare i nostri ospiti con i suoi frutti. Abbiamo anche dato rifugio a piante salvate in altre parti d’Italia: i nostri rari alberi secolari di mirto arrivano da un antico convento della Sicilia.

La cura per l'ambiente

Il progetto di recupero e di rigenerazione si è dedicato anche alla sostenibilità ambientale che ci è cara: durante il restauro del Parco, dopo il ripristino di quello che oggi è patrimonio dell’umanità, le decine di lunghi e caratteristici muri a secco quasi totalmente danneggiati, da subito si è proceduto alla integrale creazione di un impianto di irrigazione e del convogliamento delle acque, al fine di limitare il più possibile i consumi idrici. Ai Giardini l’impegno è grande. Curare un Giardino botanico a fasce non è semplice: tutti i lavori di manutenzione devono essere eseguiti a mano o con l’utilizzo di piccoli macchinari e attrezzi agricoli, per i quali stiamo abbandonando l’utilizzo di gasolio e benzina a favore dell’elettrico. Nei Giardini custodiamo inoltre specie native fondamentali per la salvaguardia della fauna autoctona e curiamo collezioni in grado di supportare una biodiversità diversificata, apprezzata anche da abitanti ormai stanziali come scoiattoli rossi, ricci, falchetti e barbagianni. Prediligiamo vivai, fornitori e aziende locali e ci impegniamo quotidianamente per la progressiva sostituzione di trattamenti chimici con quelli biologici per la fitoterapia. La maggior parte dei materiali di scarto vengono riutilizzati in un circolo virtuoso, così come l’acqua, così preziosa e indispensabile per un Giardino. Ma l’attenzione all’ambiente si ritrova costante in tutte le anime di Villa della Pergola. Nel Relais il risparmio energetico è una priorità, grazie all’impianto fotovoltaico che alimenta sistemi di climatizzazione ad alta efficienza. Le acque vengono in parte recuperate e l’energia viene per quanto possibile costantemente riutilizzata. Sistemi evoluti di monitoraggio e ottimizzazione di gestione delle risorse aiutano quotidianamente il nostro sforzo per la salvaguardia dell’ambiente.

A Villa della Pergola vogliamo essere artigiani anche della buona cucina, accompagnando i nostri ospiti in un viaggio che sia un’esperienza autentica, unica e rigenerante e che abbracci tutti i cinque sensi. Il Ristorante Nove nasce proprio dalla volontà forte di creare un luogo dove unire territorio, tradizioni senza tempo, memorie ancestrali del buon mangiare, sostenibilità e storia.

Con uno sguardo all'innovazione

Al Nove la cucina si adatta al passare delle stagioni e alle disponibilità del giorno, con un plus unico: permettere ai nostri ospiti di degustare anche la natura circostante. Lo Chef per le sue preparazioni ha infatti l'opportunità unica di attingere dalla collezione di agrumi dei Giardini di Villa della Pergola e dalla nostra azienda agricola adiacente, ”L’Orto Rampante”, la cui rotazione delle colture di frutta e verdura è funzionale alla cucina. Ingredienti che impreziosiscono le colazioni, i succhi freschi del bar e i piatti del ristorante: al Nove sono proprio questi prodotti a dipingere il menu dedicato a questi prodotti, premiato come “miglior proposta vegetariana e vegana 2024”, grazie all’idea di interpretazione delle verdure, del mondo dell’orto e del verde. Una cucina fine dining sostenibile con una fruizione circolare e a centimetro zero, che valorizza i piatti e regala sapori genuini e sinceri, grazie anche a un rapporto di fiducia con fornitori locali e alla ricerca di materie prime di eccellenza da tutta Italia e dalla vicina Francia.

In questo ecosistema e nella sua filosofia si innesta armoniosamente l’Orto Rampante, la nostra azienda agricola biologica. L’Orto Rampante è legato a Villa della Pergola e ai suoi Giardini dallo stesso slancio di amore in un’avventura di salvataggio del territorio e della sua storia: è stato portato avanti in questi anni un imponente lavoro di recupero dei terreni adiacenti a Villa della Pergola, un’area abbandonata da più di mezzo secolo. Ben otto chilometri di muri a secco, caratteristici del nostro territorio e la cui arte di costruzione è patrimonio UNESCO, sono stati integralmente ricostruiti, gli uliveti ripristinati e i terreni ripuliti e messi in produzione. Qui si trovano pratiche virtuose e rispettose dell’ambiente: i nostri cassoni per le colture derivano da materiale di recupero, e sono riempiti con un primo strato di pietre e scaglie recuperate durante la bonifica del terreno e un secondo strato con cippato e ramaglie, realizzato durante la pulizia dei terreni limitrofi. La stessa rotazione delle colture viene effettuata in base alle concrete esigenze del Ristorante e del Relais, in rispetto della stagionalità, così da evitare il più possibile gli sprechi. Per l’irrigazione è stato previsto un moderno sistema di acque che privilegia il riutilizzo e abbassa sensibilmente i consumi. L’Orto Rampante è un progetto di agricoltura eroica, così caratteristica della nostra terra, che è insieme atto di resistenza e resilienza. Un fil rouge che, in una rispettosa lettura contemporanea, riporta a un profondo legame con la terra che ci nutre e che è sempre capace di ricambiare la nostra fatica e il nostro impegno con emozioni vere.

Verso il futuro

L’Orto Rampante sarà presto impreziosito dal prestigioso contributo di un’ulteriore eccellenza italiana nel mondo, un Ligure che come noi ama profondamente la sua terra: Renzo Piano. Insieme a lui e al suo RPBW stiamo realizzando un progetto che reinterpreta il concetto delle tradizionali serre liguri in chiave contemporanea, riducendo al minimo l’impatto ambientale, per potenziare e rivalutare ulteriormente questo luogo attraverso un nuovo concetto di ospitalità, di divulgazione, di ricerca e di ristorazione.